L’arte dopo la quarantena
Nei mesi del lockdown, dopo i primi giorni in cui abbiamo pulito con accuratezza le nostre case, cucinato focacce e fatto dolci elaborati (tanto da rendere il lievito di birra uno dei prodotti più ricercati e ambiti), abbiamo cercato quello che ci mancava: l’arte… in tutte le sue mille sfumature.
L’abbiamo cercata attraverso i libri di grandi autori, film classici americani anni ’50, monologhi teatrali di attori immensi come Vittorio Gassman, tour virtuali nei corridoi del Louvre che quasi ci facevano accarezzare le opere straordinarie che contiene. Immagini e sensazioni di grande emozione, quasi a voler contrastare le altre immagini, quelle dei telegiornali e delle conferenze stampa straordinarie, che quasi scandivano il tempo delle nostre giornate. L’arte non ci ha fatto solo compagnia, ci ha dato molto di più.
Dopo la quarantena di inizio 2020, i musei e le mostre sono stati tra i primi luoghi a essere riaperti. Qui un link con tutte le informazioni utili per poter accedere con sicurezza a visitare e conoscere opere e luoghi della nostra storia > Fase 2, riaprono i musei